sabato 28 maggio 2016

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Il primo giorno di gare a Lost Mills è dedicato alla gara che ormai sembra essere un cult dell'evento, il paddler più veloce del pianeta. Una gara che vede come record, il tempo ancora imbattuto di Danny Ching.

La gara si svolge in flat water a Brombachsee, in un tracciato in linea di 200 metri (point to point). Danny Ching nel 2014 chiuse la gara in 47secondi e 60 centesimi (47.60), un tempo che ha messo in difficoltà molti atleti. Ad oggi il record resta imbattuto.


world record
 
Per qualificarsi si deve essere tra i 25 top fast rider più veloci maschili e la tra 11 top riders femminili. Alla linea di partenza dei 200 metri ci sono due atleti che non competono tra loro ma con il tempo. Il motivo per cui le qualificazioni sono in coppia è perché viene stimolato il fattore "PRIMO A TAGLIARE IL TRAGUARDO", che in questo caso non fa testo ma che però stimola i riders a spingersi al limite.
 
Aprono le danze le donne e la prima ad entrare in acqua è la nostra cara amica Erika Barausse. Si spinge al limite effettuando un'ottima prestazione e si classifica in 12° posizione e per soli 2 secondi non accede alla finale, il suo tempo è 0:01:16.
 
La seconda rider italiana ad entrare in gara è la campionessa italiana Chiara Nordio. Un tempo significativo quello del giovane talento che nonostante la sua giovane età e la poca esperienza in gare internazionali si classifica in 14° posizione poco dopo la compagna di squadra Erika con un tempo di 0:01:17. 
 
La terza ad entrare in campo è la nostra amica e capitano italiano delle IRON GIRLS Susak Molinero, doppio tifo per lei sia dai suoi connazionali sia dal team Italia. Ottimo risultato per lei che si classifica in 10° posizione entrando di diritto nelle finali con il tempo di 0:01:14.
 
Il primo rider italiano ad entrare in gioco è Federico Esposito, il quale effettua un tempo di 0:01:02, non rientrando tra i paddlers più veloci e classificandosi al 41° posto.
 
Il secondo a entrare in gioco è il giovane italiano Filippo Mingrelli, il quale esplode nella sua prestazione scendendo come primo atleta team team italia sotto il minuto. Si classifica in 29° posizione e non accede alla finale con un tempo di 0:00:59
 
Il terzo atleta ad entrare in acqua è Martino Rogai il quale 0:01:00:06, anche lui non rientra tra i paddlers più veloci e classifica al 31° posto.
 
Il quarto riders italiano ad essere sulla linea di partenza è il giovane modello Leonardo Toso, il quale effettua un tempo di 0:01:00:09 e si classifica in 35° posizione non entrando in finale.
 
Il quinto ad entrare in acqua è Captain Leonard Nika, il secondo rider a scendere sotto il minuto ma il primo ad accedere alla finale. Il suo tempo è di 0:00:55:02 si classifica in 8° posizione entrando nella top ten dei fast rider.
 
Il sesti a disputare la loro gara sono Davide Ionico e Paolo Marconi, una coppia affiatata e di talento. Il giovanissimo talento Davide Ionico esplode nella sua prestazione, un treno alla massima velocità senza freni, scende sotto il minuto e sfiora il risultato di Leonard di poco 0:00:55:03, posizionandosi in 9° posizione ed entrando in finale.
 
Buona la prestazione dell'endurance Paolo Marconi il quale segue a ruota il compagno di squadra si allunga di soli 0:00:57:04 si aggiudica un posto in finale e si posiziona al 20° posto.
 
 
La finale si esplica con delle prove singole a tempo, il riders contra la sua forma fisica. Il paddler più veloce del 2016 è Connor Baxter, che chiude i suoi 200 metri in 0:00:53:12 seguito dal compagno di squadra Boris Jinvresse, mentre il terza posizione troviamo Jake Jensen.
 
Leonard Nika perde 8 posizioni nella sua seconda prestazione e scende in 16° con il tempo di 0:00:55:88.
 
Davide Ionico perde anche lui 8 posizoni e scende dopo il compagno di squadra in 17° con il tempo 0:00:56:22.
 
Paolo Marconi recupera 2 posizioni dalla sua prima prestazione e si classifica al 18° posto dopo Davide Ionico.
 
Susak Molinero recupera una posizione dalla prima prestazione e si attesta nella top ten delle fast girl più veloci del 2016.
 
Erika Barausse resta ferma alla sua 12° posizione, cosi come Chiara Nordio che resta in 14°.
 
Un grande risultato quello del team Italia, il quale si è fatto spazio nel tempo tra le nazioni e i team più esclusivi. Se oggi i media internazionali parlano, scrivono e intervistano i riders italiani e grazie al contributo che ogni singolo atleta ha fatto per poter alto il proprio nome ma anche quello della sua nazione.
 
Noi della redazione del VDL ringraziamo il team Italia che ci permette di poter scrivere dei loro successi e delle nostre soddisfazione. Grazie ragazzi di portare con onore la bandiera Italiana.



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